Redigere un documento affinché abbia valore legale può non essere così semplice. La certezza di avere tra le mani qualcosa che sia effettivamente valido nei termini dettati dal diritto, non è scontata. Quali professionisti servono per certificare che un certo documento sia valido legalmente? Notai, Agenzia delle entrate?
In effetti c’è un po’ di confusione sulla legittimità ed il valore legale di un documento e degli effetti che dovrebbe produrre. La domanda a cui è necessario rispondere è la seguente:
Dipende dalla natura dei documenti e dalle circostanze.
Oggi giorno una forma spesso impiegata per dare valore legale all’accordo raggiunto tra due o più persone è la scrittura privata, firmata e sottoscritta da tutti i soggetti coinvolti nel “patto” che si è raggiunto. Questo tipo di documento, scritto su carta o creato e firmato digitalmente, ha il vantaggio di poter essere corredato da una serie di peculiarità ed accessori utili per aumentare la sicurezza di ciò che va a sigillare, una volta siglato. La collocazione temporale di una scrittura privata, è un’informazione utile e facilmente realizzabile mediante:
I dati dei soggetti coinvolti quali luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza, nella scrittura è bene esplicitarli, così come il luogo dove si sigla la scrittura stessa. È importante riportare il numero di pagine di cui si compone l’intera scrittura, evitando, se possibile, gli spazi bianchi (in caso contrario sarebbe opportuno riempire con barre). Le firme se autenticate sono il valore aggiunto e non contestabile in nessun modo della scrittura.
Invece acquisti o cessioni o donazioni di immobili e alcuni beni mobili, richiedono procedure con l’intervento del notaio o di altri professionisti od enti (ad esempio per la registrazione di un contratto di locazione è necessario rivolgersi all’Agenzia delle entrate).