L’esercizio libero ed appagante della propria sessualità coniugale è uno degli aspetti fondamentali nelle dinamiche coniugali.
La Corte di Cassazione ha recentemente stabilito che (sentenza numero 19112/2012) il persistente rifiuto di intrattenere rapporti affettivi e sessuali con il coniuge configura e integra violazione dell’inderogabile dovere di assistenza morale.
Non solo. Quando la sessualità non risulti appagante ciò può costituire giusta causa di abbandono del tetto coniugale (sentenza numero 8773/2012).
L’intervento della Corte di Cassazione su un ambito così privato come l’esercizio della sessualità coniugale non deve comunque sorprendere.
Anche la Sacra Rota ritiene infatti l’esercizio della sessualità coniugale come elemento imprescindibile nel mantenimento del vincolo coniugale. E che appunto viene sciolto proprio per l’assenza di sessualità tra coniugi.
Questa sentenza della Corte di Cassazione andrà ad incidere più sulle nuove coppie di giovani che su coppie più “rodate”.
E’ sicuramente vero che l’esercizio libero ed appagante della propria sessualità, che non può prescindere dal rispetto dell’altro, è un elemento fondamentale nella vita di coppia.
Certamente non è però l’unico. All’inizio vi è sicuramente una fase in cui all’interno della coppia è la passione che la fa da padrona. Questa, esercitata con complicità, dovrebbe con il passare degli anni portare la relazione ad uno stadio più sentimentale che fisico.
E’ il momento della tenerezza, altra forma d’amore.
Quanto appena scritto implica però qualcosa che non deve mai essere dato per scontato nella vita di coppia e cioè che i due partner crescano insieme.
Questa sentenza dunque non dovrebbe portare ad un aumento significativo delle cause di separazione e di divorzio. Se queste ultime sono in aumento la responsabilità è solo culturale ed economica.
Culturale poiché si è perso un po’ quel valore che veniva dato alla fedeltà e l’immaturità affettiva delle nuove generazioni certo non aiuta.
L’attuale crisi economica ha avuto un forte impatto negativo sui bilanci familiari e non aiuta di certo la serenità coniugale.