Il commercio elettronico è diventato uno dei più grandi mercati mondiali online, favorendo lo sviluppo e la nascita di nuove idee imprenditoriali.
Il commercio elettronico, meglio conosciuto nella denominazione di e-commerce, si presta, quale nuova modalità di piattaforma commerciale, che si avvale di un sito web, per realizzare una transazione economica. Il sito, in particolare, mette a disposizione un catalogo di prodotti e consente il pagamento e dunque l’acquisto online.
I dati mettono in evidenza come gli acquisti su internet, siano cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi anni e abbiano in qualche modo attivato quei meccanismi attributivi di ricchezza, aldilà dell’accordo. Secondo un’indagine realizzata da Netcomm, ad oggi circa 21,8 milioni di italiani hanno comprato online almeno una volta nella vita, di cui 10 milioni sono acquirenti online abituali.
L’accordo fra acquirente e venditore a distanza, con un semplice click da tastiera, fa sorgere in capo all’acquirente e il venditore una serie di obblighi.
Le norme che regolano l’ambito degli acquisti online sono contenute nel D.lgs del 21 febbraio 2014, in attuazione delle direttive 2011/83/UE sui diritti dei consumatori modifica il codice del consumo.
Con la nuova normativa viene esteso e rafforzato il ruolo dell’informazione e della trasparenza sulle trattative e sui prezzi.
L’obbligo posto a carico del professionista di informare preventivamente il consumatore prima della conclusione di un contratto a distanza, o negoziato fuori dei locali commerciali, nel rispetto dei principi di lealtà e buona fede, in mancanza il termine di recesso verrebbe prorogato di 12 mesi. L’informativa, in particolare riguarda:
Si prevede l’obbligo del consumatore di annullare l’ordine e restituire i beni entro 14 giorni a decorrere dalla data di comunicazione al professionista della sua decisione di recedere dal contratto per qualsiasi motivo e senza alcuna giustificazione: