Basta foto dei figli minori sui Social Network se uno dei due genitori non è d’accordo. Finalmente, nell’era della socializzazione virtuale, viene spezzata una lancia a favore della tutela della persona, del minore, in un contesto che si pensa di conoscere ma in realtà è un mondo fatto di byte e scudi informatici.
Pochi clic e, il primo pianto, la prima parola, la prima “gattonata” viene catapultata nella rete di amici, followers, di sconosciuti dei social network ed in definitiva nel villaggio chiamato “web”.
Momenti bellissimi che qualsiasi genitori vorrebbe mostrare al mondo intero! Ma in questo villaggio globale, specialmente in quello virtuale, non esistono solo persone buone, purtroppo ci sono “i cattivi”.
La sentenza di Mantova e l’introduzione di nuove regole per tutelare il minore e la sua immagine mirano a difendere il fanciullo su tutte le linee e a scoraggiare quanto è stato evidenziato dal garante della Privacy.
A Mantova un padre di due bambini piccoli, chiede oltre la revisione delle condizioni che regolano il rapporto genitori/figli, dimostrando comportamenti diseducativi da parte della madre, la rimozione delle foto dei figli pubblicate sui profili dei social network da parte della stessa a frequenza regolare. Il giudice dà riscontro positivo a queste richieste evidenziando come il comportamento della madre metta in serio pericolo l’immagine e la persona dei fanciulli stessi.
Nel 2018 entrerà in vigore il nuovo Regolamento europeo in materia di protezione dei dati, in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo prevede un canale di tutela preferenziale del fanciullo rispetto all’adulto.
(dal commento della sentenza di Mantova di Carlo Blengino – Avv. Penalista)
Perché il fanciullo compirà 18 anni e quando questo accadrà, i genitori potrebbero venire colti di sorpresa. Il ragazzo o la ragazza potrebbero mostrare sfiducia, ira, rammarico nei confronti di mamma e papà che non hanno usato “testa” nel postare i momenti piu’ dolci e delicati dei loro bambini. Bambini che non possono dire nulla fino ai…fatidici 18 anni. Non sono rari i casi in cui i figli protestano arrivando a denunciare i genitori per non averli protetti e tutelati a sufficienza.
La pedopornografia in Rete è in cresciuta vertiginosamente: nel 2016 sono state censite due milioni di immagini, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Fonte involontaria sarebbero i social network in cui genitori postano le immagini dei figli.
Antonello Soro – Relazione annuale al Parlamento di giugno
Conservate gli scatti per i vostri album cartacei o digitali, condividete con i vostri cari i momenti, vivete gli istanti con i vostri bambini; perché se le foto rimangono, gli attimi volano via!