Novità in tema di parcelle! Tariffario più specifico e maggiori dettagli per le consulenze, la mediazione e per ciò che è considerato “fuori dalla controversia”, ossia l’attività stragiudiziale di consulenza e assistenza.
Le modifiche, approvate dal Consiglio Nazionale Forense, al DM 55/2014, consentiranno una maggior precisione per ciò che riguarda il calcolo della parcella finale evitando qualsiasi dubbio sul quantificare l’attività resa in favore del cliente. Il nuovo tariffario prevede diverse “news”, vediamo quali!
Il compenso dell’avvocato fuori dall’iter giudiziale della vera e propria risoluzione della controversia, prevede la distinzione tra consulenza ed assistenza:
Sono specificate nel tariffario le diverse possibilità per il calcolo e, il CNF consiglia di far rientrare sotto l’item “consulenza” tutta quella parte di attività non meglio precisata.
Il tariffario prevede la scelta di due strade distinte per il calcolo finale: la mediazione correlata all’attività stragiudiziale o l’utilizzo del parametro specifico, tenendo conto delle tre fasi della mediazione.
Il compenso dell’avvocato per quanto riguarda l’attività penale vede l’introduzione di nuovi parametri per il calcolo: il numero di atti e le udienze di rinvio. La parcella quindi, tiene in considerazione il lavoro quantitativo svolto dal professionista.
Queste sono le principali novità riguardanti il calcolo per il compenso del professionista. Come è possibile notare si tende a dare maggior importanza a quella che è l’attività al di fuori delle aule del tribunale. Consulenza ed assistenza trovano un adeguato spazio ed un giusto valore essendo attività che richiedono impegno, studio ed esame della questione che viene sottoposta al professionista. In più si ritrova nella parcella non solo la qualità di ciò che è stato svolto in sede di iter giudiziale ma anche la quantità di lavoro effettuato. Per poter visionare il nuovo tariffario, cliccate qui.