📢 Critica aspra sui social: quando si supera il limite?
⚖️ Cassazione, sentenza n. 22341/2025
La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per diffamazione a mezzo Facebook, chiarendo i confini tra diritto di critica e offesa gratuita.
🧾 Il caso:
Una donna era stata condannata per un post Facebook contenente frasi fortemente critiche verso un assessore comunale. La frase incriminata:
🗯️ “Sono convinta che (…) non riuscirebbe a riempire il cesso di casa sua”.
📌 Cosa ha stabilito la Cassazione?
🔹 L’espressione, pur volgare, non costituisce reato
🔹 È parte di una critica aspra, non di un’aggressione personale gratuita
🔹 Rientra nei limiti della “continenza espressiva”, soprattutto nel contesto digitale
🔹 È risposta a precedenti commenti offensivi
📣 La comunicazione sui social consente toni più diretti, ma non giustifica l’umiliazione personale.
✅ Sentenza annullata senza rinvio, revocate anche le statuizioni civili.
💡 Una pronuncia importante che delinea i limiti della libertà di parola online e rafforza il bilanciamento tra libertà di espressione e tutela della reputazione.
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