Tra annunci e denunce, sì alla libertà di stampa

Fiocco giallo, una colomba stilizzata tra mano e penna, callout: tanti simboli per esprimere l’unione di tutti nella Giornata Mondiale per la libertà di stampa. Oggi, il 3 Maggio si celebra questa memoria che ha il sapore di ricordi, talvolta brutti, ma anche di speranze per il futuro.

Libertà di stampa: le origini

Ispirata ai principi contenuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ed in particolare nell’articolo 19 che di seguito riportiamo:

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”

Fatta propria anche dalla Costituzione Italiana nell’articolo 21 che suggerisce:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.[…]”

Libertà di stampa: perché?

Tale quesito è posto per dare memoria a tutti coloro che hanno pagato a caro prezzo la libertà di espressione attraverso i media e non solo! Se l’ONU ha istituito il 3 Maggio 1991 la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa per sensibilizzare e denunciare i fatti accaduti negli Stati Africani, oggi ci sono tanti motivi e molte vittime in più che aspettano la vera libertà ed un futuro brillante e trasparente!

Da un volto giornalistico storico, Carlo Casalegno, alla “memoria dei 28 giornalisti italiani uccisi“, ai dossier di questi ultimi anni che descrivono numeri allarmanti. Giornalisti che perdono la vita per denunciare la verità. Giornalisti che combattono per la verità e perché tutti sappiano.

Questo deve essere lo spirito per riflettere oggi non solo sulla memoria ma anche per puntualizzare e correggere la rotta nella professione giornalistica. La libertà di stampa ha bisogno sempre di futuro, idee, progetti e sogni di chi crede che la verità sia il fondamento dell’uomo e di ogni relazione. Quesiti a cui è necessario dedicare tempo sono:

  • “A che punto è la direzione delle notizie?”
  • “Cosa cercano le persone?”
  • “Cosa rappresenta l’informazione? Quali strumenti per diffonderla?”

Come si evince, oggi non si celebra la verità assoluta delle notizie o dei giornalisti! Oggi si celebra la possibilità di esprimersi, sempre e comunque, di chiunque! Del resto, come diceva Tocqueville:

“La stampa è per eccellenza lo strumento democratico della libertà”…

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